Partanna

Partanna è una cittadina della Sicilia Occidentale il cui territorio si estende tra i fiumi Modione e Belice che lo delimitano ad Ovest ed a Est. Il Centro abitato si erge su una collina a circa 414 m s.l.m. Secondo i dati dell’ultimo censimento, conta 11.471 abitanti. Il territorio comunale misura circa 82,42 Kmq. Il paesaggio è prevalentemente collinare, coltivato a vigneto ed uliveto. In alcune zone esistono lunghi e caratteristici canaloni detti Valloni, importanti per l’aspetto idrogeologico del territorio.

Il territorio di Partanna è stato abitato sin da tempi remoti, lo dimostrano gli scavi archeologici effettuati in contrada Stretto, oggi Parco Archeologico, a pochi chilometri dal centro abitato, sulla strada provinciale, Partanna-Salaparuta.

In esso, a partire dagli anni 80 sono state rivenute tombe e grotticelle, tombe a camera e numerose ceramiche risalenti al periodo del Neolitico, questo materiale oggi è esposto presso il Museo archeologico del Castello Grifeo. Gli elementi più interessanti del sito archeologico sono il sistema dei Fossati, profonde fenditure scavate nel terreno. Queste strutture che testimoniano la presenza di una civiltà evoluta, ancora oggi oggetto di studio, forse servivano come sistema di canalizzazione delle acque. Il fossato nella parte sommatale, è largo due metri ed è profondo ben 13 metri. Partanna in epoche successive fu abitata dai Greci e dai Romani come hanno rivelato le ultime campagne di scavo effettuate nelle contrade Tagliavia-Crescenti, Binaia, San Martino e Vallesecco. Il primo nucleo urbano della città si costituì nell’Alto medioevo sotto la dominazione araba, nella zona dove, oggi sorge la Fontana settecentesca.

Partanna viene citata da Abballa al Muqaddasi, che visita la Sicilia tra il 968 ed il 988, con il nome di Barthamnah. Sicuramente si trattava di un casale nel quale convivevano famiglie berbere, greche e romane. In questo scenario si inserisce la stirpe dei Grifeo che con Auripione Grifeo avendo debellato gli Arabi nel Val di Noto, acquista potere ed importanza. Infatti un suo discendente, Giovanni I Grifeo venne in Sicilia, nell’ XI sec., al seguito dei Normanni, ed il figlio Giovanni II Grifeo fu investito della baronia di Partanna ad opera di re Ruggero II, nel 1139. Da questa data comincia lo sviluppo della città che dalla contrada fontana si trasferisce sul crinale della collina dove sorge l’attuale castello di epoca trecentesca.

Attorno al castello vennero costruiti, in un primo tempo, gli edifici religiosi più importanti: Santa Maria di Gesù (non più esistente), il Purgatorio ( rudere), San Leonardo ( visibile in parte) e l’attuale Chiesa Madre, voluta dai Grifeo nel 1548, consacrata nel 1625. Si dava, così un aspetto urbanistico che ancora oggi possiamo vedere nell’impianto viario ed architettonico della città. L’agglomerato urbano, col tempo si arricchì di numerosi edifici religiosi, in parte ancora visibili. Infatti lungo la via Vittorio Emanuele, angolo via Libertà, sorgeva la Chiesa di San Francesco d’Assisi ( oggi rudere) con annesso convento, fondata nel 1384. Lungo questa direttrice, più a nord, sorgeva la Chiesa di San Nicolò con il convento degli Agostani voluto da Mario III Grifeo nel 1646. Lungo la via Palermo, nel XVII sec. Sorsero il grande monastero delle Benedettine, voluto da Elisabetta Grifeo-Ventimiglia ed il convento delle Carmelo con annessa Chiesa fondato da Benedetto Maria Calandra.

Nel XVII secolo Partanna fu elevata a dignità di principato ed ebbe un nuovo impulso l’edilizia urbana; il corso principale, infatti, che nel XVII sec. Era la via Vespri, dove sono visibili il palazzo Emanuele, Renda, la chiesa della Addolorata e quella di San Francesco di Paola, si sposta nel XVIII sec. In quello attuale, la via Vittorio Emanuele II. Lungo questo asse viario sorgono i nuovi palazzi signorili Pisciotta-Calandra, Todaro-Molinari, Rodi-Napoli, Palermo-Patera. Sempre in questo periodo furono erette altre nuove chiese, alcune delle quali già preesistenti, furono ingrandite ed abbellite: San Giuseppe, San Rocco, San Carlo, Sant’Antonio Abate, Gesù e Maria. La città con il suo notevole patrimonio storico è ricca di opere d’arte appartenenti a Fra Felice da Sambuca, Faciponti, M.Carreca, Laurana, Paolo Amato, P.Novelli etc. Partanna dal XVI al XVIII sec. Ebbe un incremento demografico notevole e raggiunse undicimila abitanti, partecipò ai moti risorgimentali e diede natali ad uomini illustri come Nicolò Tortorici, sottosegretario alla Marina del Governo Giolitti, Carlo Frasca che si adoperò per la nascita dell’Istituto Magistrale. Oggi il vecchio centro, danneggiato dal sisma del 1968 ha perso parte delle sue caratteristiche urbanistiche, soprattutto i cortili, di memoria araba, ed è stato affiancato dal nuovo centro in contrada Camarro. La contrada Montagna, dove sorge il moderno santuario della Madonna della Libera ed il nuovo Teatro, è zona di villeggiatura.

http://www.partanna.gov.it/